A partire dal 1° gennaio 2025, le operazioni rese a fronte di corrispettivi specifici e contributi associativi supplementari nei confronti dei soci, associati e partecipanti saranno attratte in campo Iva, anche se in regime di esenzione art. 10 c. 20 del DPR 633/1973.
Detto in altre parole, TUTTI gli enti associativi (comprese APS, ODV, ASD, etc) dovranno emettere fatture (esenti da Iva) nei confronti dei loro soci a fronte del pagamento di quote associative supplementari e corrispettivi specifici. In alternativa, sarà possibile anche dotarsi di un registratore di cassa ed emettere scontrini fiscali (sempre in esenzione da Iva). Non sarà più possibile invece rilasciare semplici ricevute non fiscali.
Questa modifica inciderà direttamente su gran parte delle attività istituzionali delle associazioni, finora considerate non commerciali in ragione della loro destinazione nei confronti degli associati e tesserati che partecipano alla vita associativa.
Dal 1° gennaio 2025, le associazioni avranno dunque l’obbligo di apertura della partita iva, fatturazione, registrazione e relativi adempimenti, cui si aggiunge, in determinate condizioni, la tenuta di una contabilità separata.
Si fa presente che i suddetti adempimenti non riguardano le associazioni già in regime di 398/91 o che optano per la dispensa per le operazioni esenti ex art. 36-bis D.P.R. 633/1972 (sul punto si attende conferma formale da parte dell’agenzia delle entrate).
In questi casi l’unico vero obbligo riguarderà l’apertura della partita iva.
Il nuovo regime Iva entrerà in vigore al fine di adeguare la vigente normativa italiana alle Direttive della Comunità Europea che aveva avviato una procedura d’infrazione con l’obiettivo di riformare le attuali prestazioni rese a favore dei soci e considerate “non soggette a Iva”.
Come prepararsi al nuovo anno?
Il legislatore fortunatamente ha concesso spazio e tempo fino alla fine di questo 2024 per permettere alle ASD e SSD di prepararsi. I nostri consigli utili sono quelli di informarsi e mettere in campo quelle azioni che permetteranno all'ente di proseguire la sua attività in maniera fluida. Tra le azioni consigliate annotiamo la formazione del personale in amministrazione, l'utilizzo di strumentazione aggiornata ed adeguata, nonché un buon professionista che vi guidi nella corretta gestione degli adempimenti connessi.
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